Ad Agrigento abbiamo gli autobus urbani, circa tredici linee. Non molte persone li usano, e i viaggiatori più frequenti sono anziani o i senza patente. Poi ci sono i turisti, che ne approfittano soprattutto per percorrere il tragitto città – Valle dei templi. Io personalmente in centro mi muovo a piedi. Da qualunque strada periferica puoi raggiungere il centro, la stazione dei treni per intenderci, in 15 minuti al massimo percorrendo circa un chilometro. Per aree periferiche intendo, zona esseneto a sud, zona addolorata a ovest, zona quadrivio a nord e zona ex manicomio a est.
Agrigento ha una popolazione residente di 60 mila abitanti. Il centro urbano si sviluppa fra due colline: Rupe Atenea e Colle di Girgenti in un spazio abbastanza ben delineato. Ed a causa delle vallate inedificabili che la circondano, la città ha soddisfatto le necessità relative all’aumento demografico attraverso la costruzione di quartieri satelliti. Sono nate cosi le frazioni di Fontanelle (10.000 ab), Villaseta (4.000 ab), Monserrato (6.000 ab), l’agglomerato San Leone – Villaggio Peruzzo – Villaggio Mosè – Cannatello – Fiume Naro (13.000 ab). Fonte wikipedia.
Poi ci sono le sedi di istituzioni pubbliche, anch’esse “satelliti”, come le scuole in contrada Calcarelle, l’Ospedale in contrada San Michele e il nuovo cimitero ubicato in Contrada Piano Gatta prossimo alla frazione di Montaperto.
Poi nella stagione estiva si aggiunge lo spostamento dei residenti verso la loro seconda casa al mare a San Leone, che raggiunge i 30.000 abitanti, e i turisti che devono spostarsi dalla città verso la Valle dei Templi (3/4 km), e verso attrazioni turistiche in comuni limitrofi come la Scala dei Turchi nel Comune di Realmonte e il Farm Cultural Park nel Comune di Favara.
Molto sommariamente queste rappresentano le principali esigenze di mobilità ad Agrigento.
Eppure quasi nessuno dei miei amici e conoscenti usa i mezzi pubblici. Si sa che in Italia e ancora di più a Sud non c’è la cultura della cura, da parte del pubblico, e dell’uso, da parte dei cittadini, dei mezzi pubblici. Invece all’estero non è cosi.
Se vi piace viaggiare, frequentare stranieri ed esplorare quello che c’è la fuori in Europa, fuori dai confini nazionali, saprete che il trasporto pubblico è considerato un servizio di primaria importanza e nelle grandi città la gente non usa le automobili e si muove spesso con i mezzi pubblici o in bicicletta. Negli ultimi anni ed un po in ritardo questa cosa l’ho capita anch’io, allora ho pensato che anche qui ad Agrigento dovremmo usare più spesso i mezzi pubblici.
Fino all’anno scorso non esisteva un sito web dell’agenzia del trasporto urbano, gli orari dovevi prenderli dal sito del Comune di Agrigento o dal generoso Rino. Erano in formato PDF e non sapevi dove erano posizionate le fermate. Sistema non facile da usare, se non impossibile. Poi ci sono le fermate, dove non sempre trovi l’indicazione che in quel posto si fermerà un bus ne tantomeno la tabella con gli orari. Quando la tabella c’è a volte è poco leggibile. Insomma se ad ogni problema c’è un app anche per risolvere questo problema dovrebbe esistere qualcosa. Dopo una lunga ricerca l’ho trovata, si chiama Moovit.
E’ un’applicazione gratuita che si basa sul volontariato della community. Loro offrono un editor sul loro sito da cui i cittadini, a titolo volontario, possono caricare i dati della mobilità dei mezzi pubblici della propria città. Il caricamento avviene con l’inserimento degli orari ed il posizionamento delle fermate su Google Map. E’ abbastanza intuitivo e per la città di Agrigento che ha 13 linee e circa 30 viaggi, mi è costato un ora al giorno di lavoro per un mese e mezzo.
Ovviamente questo è stato reso possibile dalle informazioni disponibili sul sito della Tua Srl, la società del dei trasporti urbani di Agrigento. Sito in cui trovi anche i percorsi disegnati in una mappa con l’indicazione delle fermate principali. Il sito è online da Settembre del 2014. Prima di quella data non ci avrei provato neanche a rivolgermi a Moovit.
Durante il caricamento su Moovit c’è un assistente personale, che per me era Giacomo, che ti segue passo passo. Ci sono anche dei video dimostrativi che ti aiutano a capire come usare l’editor. Insomma l’ambiente di caricamento dei dati è molto comodo e l’esperienza utente è davvero super.
Per la prima settimana dovrai ambientarti un po per capire come funzionano gli orari dei bus e come inserirli nell’editor, ma in seguito sarà tutto molto semplice e più meccanico.
Quando completi il caricamento dei dati lo staff si occuperà di fare qualche verifica formale sui dati e dopo 2/3 settimane troverai la tua città, all’interno dell’applicazione Moovit.
Qui un breve video in cui ti mostro come funziona. L’audio non è perfettamente sincronizzato con il video, mi dispiace ma l’unico software che ho trovato non era capace di fare di meglio.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=KnxXMzZCoXY&w=854&h=480]
Quando l’app per la tua città è pronta potresti andare dalla agenzia di trasporto urbano della tua città e fare in modo che la adottino per aggiornarla e inviare avvisi in tempo reale a tutti gli utenti. Moovit collabora con tante Agenzie di Trasporto Locale, è la forma migliore per gestire e mantenere aggiornata l’app nel tempo.
Se l’agenzia di trasporto locale non è interessata potresti rivolgerti all’amministrazione locale per fare in modo che faccia da intermediario con l’agenzia di trasporto locale. Io provato entrambe le strade ma invano. Ma questo non è importante, la mia soddisfazione è aver offerto agli agrigentini un servizio pubblico gratuito, aver offerto una nuova possibilità di movimento ai turisti, l’app è tradotta in 38 lingue, e tutti quelli che l’hanno scaricata mi dicono che funziona!
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